sabato 16 aprile 2016

Satira del secolo scorso, l`Assiette au beur

La satira, ritenuta da molti un puro esercizio di libertà, accompagna l`uomo da secoli. Fastidiosa, irriverente e violenta. A volte di qualità e spessore, quando riesce a colpire con una semplice immagine e poche parole i vizzi di dirigenti politici, militari ed ecclesiasti ma anche l`ipocrisia del "popolino". Di basso livello quando si trasforma in propaganda.
Da qualunque lato la si guardi, resta o dovrebbe restare, un pugno nello stomaco, un punto di riflessione.
Girovagando nella rete mi sono imbattuto in questa pubblicazione francese di inizio `900.

L Assiette au beur.

L Assiette au beur, il vassoio al burro, fu un settimanale umoristico e satirico francese fondato il 4 aprile 1901. Probabilmente il nome deriva direttamente dal latino satura lanx, appunto, il vassoio utilizzato per le offerte agli dei. Di stampo socialista, anarchico e libertario ebbe un buon successo grazie alla qualità delle sue immagini. Svariati gli artisti di livello internazionale che vi parteciparono. Per ulteriori informazioni invito alla lettura della pagina in francese di Wikipedia.

Risulta interessante, a distanza di piu`di un secolo, come molti argomenti risultino attuali, tanto che alcune vignette sembra siano state disegnate ieri.
Ne ho scelte alcune e ne ho tradotto il testo.

La guerra.

Pubblicato il 4 luglio 1904 mette in mostra tutta l`assurdità e le derive estreme di questa ben nota attività umana.
nessuno capisce quello che dice Comandante.
 Perfetto, fucilatelo!
lo stupro
...è l`amore che passa...

Il Vaticano

Non poteva di certo mancare nella patria dei lumi gli attacchi al clero. Datato 18 novembre 1905, ma molti argomenti sono gli stessi che si ritrovano negli anni 2000
La preghiera: oro onnipotente, non adoro altro Dio all`infuori di te!

Se ad inizio secolo la Santa Vergine Maria ancora non sussurrava litanie alle orecchie dei presunti veggenti di Medjugorje, Lourdes invece era ben nota, siamo nel agosto del 1901...
Arrivederci all`anno prossimo!
il sacro business...
-Allora Abramo, funziona il vostro piccolo commercio?- Non bene quanto il vostro Padre!
Il popolino

Quando lo stato delega, giustamente, alcuni poteri alla gente comune inevitabilmente vengono alla luce le tipiche ipocrisie personali. In questo caso le giurie popolari (novembre 1907).
un marito che uccide sua moglie. è naturale. ma una moglie che uccide il marito...

l`orientamento politico
siamo 12 ottimi borghesi...l`accusato è un anarchico...il caso è chiaro!

La massoneria

il potere occulto, giugno 1904...
non rovesciamo l`idolo AUTORITA`, cambiamogli semplicemente l`abito

l`èlite...
un operaio non ha accesso al tempio, diventate padrone e sarete accolto come apprendista

Questi sono solo alcuni dei temi trattati da questa rivista. Ve ne sono molti altri, dalla prostituzione alla delinquenza giovanile. Un piccolo spaccato di società del tempo che fu ma come già ribadito, spesso attualissimo.

Le immagini sono tratte da questo sito, per una visione piu`ampia consiglio invece l`utilizzo di questa piattaforma

Chris

domenica 2 agosto 2015

11/9, metodi d`approccio

Antefatto

Sulla pagina FB il tema degli attacchi terroristici dell 11 settembre non sono quasi mai stati trattati nel dettaglio. L `unica discussione che ha sortito una conclusione più o meno condivisibile, riguardo` la deposizione di Norman Mineta.
I motivi per i quali non ho mai, o quasi approfondito, questo tema sono essenzialmente due. Primo il mio interesse principale riguarda lo studio della Shoah, tema vastissimo che porta inevitabilmente a mettere in secondo piano tutto il resto. Una scelta. Il secondo riguarda il modo con il quale molto spesso viene trattato questo tema. Una volta commentai un dibattito tra Attivissimo e Mazzucco, definendo questo esercizio, ad uso specifico dei rispettivi fans club, intrinsecamente noioso ed inutile.

Versione alternativa? No grazie!

 Che il dibattito sia ormai chiuso è palese. La cristallizzazione delle due posizioni, sostenitori del rapporto Nist e contestatori ha portato, inevitabilmente, a chiudere la discussione su di un laconico ognuno per se e Dio per tutti.
Entrambe le parti non sono esenti da critiche per questo epilogo. Se i primi hanno una quasi totale fiducia nel rapporto tecnico rilasciato dalle autorità statunitensi i secondi, trincerandosi dietro l`affermazione la versione ufficiale è falsa, non sono riusciti a offrire una alternativa ma si sono limitati a suggerirne alcune tra le righe. Questo, malgrado, spesso gli stessi interpreti rifiutino qualsivoglia tentativo in questa direzione.

Metodi e approcci.

Interessante in tal senso è il contenuto di questo articolo, scritto da un contestatore del rapporto Nist, reperibile nel suo blog personale sul tema. La caduta libera è conferma di demolizione? Si, nel quale si possono notare le differenze sostanziali di metodo. Non entrerò nei dettagli tenici del crollo del WTC 7, non è il mio scopo.
Si parte con una domanda:
Il NIST asserisce che il crollo dell'edificio 7, di 47 piani, sia stato causato unicamente dagli incendi, però ammette che i primi 30 metri del crollo siano avvenuti in accelerazione da caduta libera. Gli ingegneri le diranno che il fuoco non può fare una cosa simile e che per ottenere un risultato del genere si deve fare uso di esplosivi preposizionati. Quindi come spiega questa incongruenza di 30 metri di caduta libera senza un qualche tipo di sistema di demolizione? Nessuno fino ad oggi è riuscito purtroppo a trovare una spiegazione.

Si tratta di una domanda retorica, l autore conosce la tematica. Per quanto possa essere discutibile questo tipo di approccio, ha comunque sortito l`effetto voluto. Una risposta.
A partire dal titolo la caduta libera è conferma di demolizione si , la frase stessa presente nella domanda Quindi come spiega questa incongruenza di 30 metri di caduta libera senza un qualche tipo di sistema di demolizione? Nessuno fino ad oggi è riuscito purtroppo a trovare una spiegazione, poi riscritta nel blog sotto la forma di come si conciliano i primi 30 metri di caduta libera dell'edificio senza l'ausilio di un qualche tipo di sistema di demolizione.Inoltre  ottenendo un risultato che perfino gli esperti demolitori faticano ad ottenere (o, per meglio dire, citandone uno a caso: "tribolano come le bestie"). La conclusione, in mancanza di una valida spiegazione alternativa (...), l'unica che può ritenersi valida è proprio quella della demolizione intenzionale dell'edificio.
Affermazioni basilari a favore della teoria della demolizione controllata.E quindi di una versione alternativa.Rifiutata ma espressa.
Le critiche nei confronti di McCain, Polidoro passando da Attivissimo, vertono verso questa unica direzione.
Se nel primo caso, il Senatore McCain ha ammesso, con onestà, di non essere in grado di non rispondere alla domanda, fornendo di fatto una non-risposta del tutto irrilevante, ben differenti sono le riserve nei confronti delle risposte di Attivissimo.
Lo scambio di asserzioni, sulla base de affermazione-confutazione, mette a nudo e dimostra come siano incompatibili i criteri sia di approccio che di giudizio.
Nel primo frammento, se da una parte vengono forniti dati tecnici dal rapporto Nist dall altro se ne estrapola una risposta e si reitera indirettamente, aggiungendo nuovi elementi, a favore della demolizione controllata. Ben sintetizzato in questo passaggio ,l 'unico problema è che la caduta libera si può verificare solamente quando un oggetto non ha elementi strutturali al di sotto, caposaldo di questa versione alternativa.
Nel secondo scambio, il tema principale sono gli incendi, causa scatenate dei crolli secondo la versione del Nist. Ecco cosa vi si legge:

Non riesco proprio a capire come possa Paolo giudicare questo fenomeno "compatibile con un collasso progressivo", visto che il WTC-7 fu il primo e ultimo grattacielo in acciaio della storia dell'ingegneria moderna a crollare solamente a causa del fuoco e che, secondo il NIST, fu provocato addirittura da un evento straordinario e considerato come una nuova scoperta scientifica senza precedenti
Ora qui si confonde la causa scatenate con la sua relativa spiegazione, siamo di fronte ad una palese incomprensione. Utilizzata comunque come indizio a favore. Concludendo con questa frase: Inoltre il “crollo” è avvenuto in simmetria, segno che non è ceduto “un elemento”, ma che hanno ceduto, o sono venuti a mancare, i supporti di ogni piano per otto piani, simultaneamente.  Nuovamente si insiste verso la medesima conclusione.

Andiamo a concludere

Non disprezzo ne rifiuto la documentaristica, un metodo che ha il pregio di  raggiungere sicuramente un numero maggiore di persone se paragonato ad un documento tecnico scritto. Ritengo comunque che sia incompatibile per aprire un dibattito, costruttivo, sul tema.
Se a questo si  aggiunge che nell intero scritto i dati forniti nelle risposte non siano mai contestati, quindi accettati e le critiche, del tutto legittime, si limitano esclusivamente alle conclusioni le quali basano su di una versione alternativa mai esplicitamente offerta portano inevitabilmente al muro contro muro. Un dialogo tra sordi.
Emblematica è la frase scritta nella pagina principale del blog, ...non offre pertanto alcuna teoria alternativa, né intende in alcun modo dare credito ad una di esse...
Alla luce di quanto scritto sopra suona per lo meno fuori luogo, tanto sia palese l`intenzione di muoversi in tal senso.


Chris








domenica 10 maggio 2015

Le improbabili origine ebraiche di A. Hitler, introduzione.

.
La famiglia di A. Hitler

La genealogia degli antenati di Hitler è conosciuta ed è stata studiata. Genealogia.

La purezza della razza ed i Mischling

Il mito della purezza razziale fu uno dei cardini del terzo Reich. Questa ossessiva ricerca, portata avanti con metodi "scientifici", sociali e culturali mirava ad una netta divisione tra "ariani" e "non ariani".
La stesura e la messa in atto nel 1935 delle "leggi di Norimberga" fu un passaggio cruciale nella storia del regime.
L`applicazione di queste leggi porto`alla creazione di nuovi "sottogruppi razziali", i Mischling. Suddivisi poi in altri due gruppi, Mischling di primo grado e secondo.



Denunciare una persona sulla base delle sue origini diviene legale e l accusa di avere sangue ebraico diviene anche una forma di ricatto.
Torniamo ora al tema principale e vediamo di dare una risposta alle indiscrezioni o presunte tali, sulle origini del dittatore.

martedì 3 febbraio 2015

Cui prodest?

E' di ieri la notizia secondo cui l'OMS (organizzazione mondiale della sanità) ha richiesto un incontro urgente con il ministro della salute Lorenzin per discutere della ricomparsa in terra italica del morbillo, una malattia quasi debellata che però, con il calo delle vaccinazioni, ha ripreso a colpire la popolazione europea (http://www.corriere.it/salute/15_febbraio_02/crollo-vaccinazioni-bambini-l-oms-richiama-l-italia-09877a56-aaf9-11e4-87bf-b41fb662438c.shtml).
La prima domanda che una persona si pone, leggendo questa notizia, è: "ma perchè in Italia la gente si vaccina di meno?" Purtroppo la risposta è semplice da dare: una "branca" del complottismo che da qualche anno infesta letteralmente la rete si occupa del (presunto e mai dimostrato) legame tra il  vaccino contro il morbillo e l'autismo.
Basta qualche ricerca su internet per vedere come questo sia totalmente falso: Qui è possibile vedere un ottima pagina che dimostra come, facendo una semplice conta dei casi, nei soli USA si sarebbe potuto, con una corretta informazione pro-vaccini, salvare più di 6000 persone (e questo credo sia un dato incredibilmente inferiore rispetto alla realtà, perchè estratto da semplici resoconti e non analizzato da personale medico).
E a questo punto è il momento di farsi una seconda domanda, molto più scomoda: cui prodest? A chi giova portare avanti campagne anti-vaccini?
Togliendo un triste esempio italiano (di Sanremo) che è riuscito in più di un caso a guadagnare del denaro grazie alle donazioni dei propri sostenitori, anche spammando su un sito internet centinaia di articoli contro i vaccini il guadagno non è poi così alto: esistono centinaia di blog complottisti che parlano molto spesso delle stesse notizie, e i soldi guadagnati con i banner non possono sostituire una carriera lavorativa (secondo una ricerca si guadagnano con google adsense 100 euro ogni 15000 visualizzazioni "uniche"). E allora perchè ci sono persone che in completa malafede invogliano la gente a rischiare la propria vita e quella dei propri figli?
Per ottenere visibilità.
Queste persone sono le stesse che criticano apertamente i concorrenti dei reality, ma che in fondo hanno capito che alzando polveroni su argomenti complottisti è possibile guadagnare visibilità, e strappare interviste o (ancora peggio) conferenze, e lucrare con la sua presenza. Il vate complottista non è altro che una persona malvagiamente intelligente, che ha scoperto come basti avere un seguito di sostenitori delle proprie teorie per guadagnare denaro sonante. Non è necessario crederci per davvero, basta utilizzare un normalissimo clichè comune a tutte le teorie del complotto: si prende una notizia, si spara nel mucchio dando la colpa ad un complotto a caso, e si accusa chi si schiera dalla parte della scienza di essere un disinformatore. Prendiamo un esempio: il caso Marcianò-Cristoforetti (http://www.giornalettismo.com/archives/1698311/samantha-cristoforetti-contro-rosario-marciano/): il geometra di Sanremo era già conscio di ricoprirsi di ridicolo, ma siamo sicuri che almeno una delle persone che segue la Cristoforetti non si sia interessata alle ricerche del signor nò e non abbia cominciato a seguirlo?
Purtroppo viviamo in un Italia dove Adam Kadmon fa più share di Piero Angela, dove le persone al posto di ascoltare il dottore ascoltano le Iene, dove esistono personaggi senza la minima istruzione che si spacciano per esperti: per i sedicenti esperti di complotti ogni persona è solo una possibile banconota. Gli si può consigliare di non vaccinarsi, di bere acqua diamante, di mangiare solo peperoni crudi, o di curarsi con il bicarbonato, tanto sono solo soldi.
Alla faccia dei loro propositi di salvare l'umanità dalle forze oscure.

-Rio

sabato 24 gennaio 2015

261 bis, la testa e la pancia

Si avvicina la data del 27 gennaio, Giorno della Memoria, come ogni anno sulla nostra pagina FB ricorderò questo importante avvenimento. Ma non è di questo che voglio parlare ma del reato di negazione di genocidio. In questo scritto andrò a ruota libera, niente link, solo ed esclusivamente un pensiero personale.

Tocca ammetterlo, come ogni cittadino di uno stato democratico, ho l obbligo di rispettare le leggi vigenti. Possono anche non piacermi ma le rispetto.
E devo ammettere che in Svizzera, la norma penale conosciuta come 261 bis, è una di queste. Da diverso tempo sto approfondendo la storia della Shoah, ho anche un mio blog personale sul tema. Scrivo poco in compenso leggo molto. Preferibilmente libri.
In rete ho letto diversi articoli, pochi a dire la verità, di presunti storici negazionisti. Mi limito a cercarli nel web per una semplice ragione, me ne guardo bene dal acquistare e quindi scambiare con il mio denaro le loro affermazioni. Ma torniamo al tema centrale di questa mia riflessione, il reato di negazione di un genocidio.

Reato di opinione? Una foglia di fico.

Ho sempre trovato risibile questa espressione, reato di opinione o psico-reato. Negare un genocidio non è un`opinione ma un fatto. Espresso con parole scritte oppure oralmente, non ne cambia la conclusione. Spesso, anzi sempre, viene utilizzata per sviare e camuffare un ben preciso scopo finale. Una maniera molto astuta per tacciare di stupido l` interlocutore. Un esempio? J. Graf mio connazionale, condannato in base al sopracitato articolo penale ebbe modo di scrivere un articolo nel quale pretendeva, citando niente po`po` di meno l` articolo 14 della costituzione che garantisce la libertà di culto, un`amnistia. Su quale base? Egli afferma che non è in obbligo di credere alla religione dell Olocausto. Una stronzata pazzesca (scusate il francesismo)! 

Il diritto alla libertà di espressione, un caso concreto.

Doğu Perinçek, presidente del partito dei lavoratori della Turchia, nel 2005 tenne varie conferenze e comizi in Svizzera, durante i quali ebbe modo di contestare l esistenza di un genocidio programmato nei confronti del popolo armeno.Più precisamente egli contestava la definizione giuridica di genocidio. Venne accusato e condannato.
Porto`il caso di fronte alla Corte Europea dei diritti dell Uomo, la quale pur riconoscendo la legittimità della sentenza del tribunale elvetico, sanci quanto segue, sulla libertà di espressione:
"non solo per le informazioni o idee favorevoli, considerate come inoffensive o indifferenti, ma anche per quelle che offendono, turbano o non sono condivisibili, al fine di garantire l’esigenze di pluralismo, tolleranza e apertura mentale senza la quale non c’è  una società democratica

L ignoranza deve essere un reato?

Henry Rousso, storico, nel 1987 affermo`che il negazionismo, specifico alla Shoah, ha un contenuto lesivo in quanto aggredisce la dignità e l’onore delle vittime, violando il principio d’eguaglianza, la pacifica convivenza tra i gruppi e/o l’ordine pubblico, ma abusa di quello che dovrebbe essere il metodo storico corretto.
Molta carne al fuoco!
L ignoranza porta ignoranza, questo è un fatto insindacabile. Come il proibizionismo porta spesso, non sempre, alla prevaricazione.E`umano, il gusto del proibito piace.
Negare un genocidio è immorale e irrispettuoso.
Le affermazioni di Rousso dovrebbero essere il punto di partenza, il piacere della conoscenza e non il punto di arrivo, una legge ad hoc.

Chris






venerdì 14 novembre 2014

Il TG4 e Rosetta, lettera aperta al Sig. Buffa


Devo dirlo, guardare questi 90 secondi intrisi di ignoranza mi ha lasciato deluso. Deluso non tanto dalle sue affermazioni, ma dall'ennesima riprova di un triste primato: in Italia la scienza pura (e non quella applicata agli Iphone) è trattata come una cosa inutile, una setta creata con l'unico scopo di compiacere quelle "poche persone" che sono interessate a questi eventi.
Mio caro Sig. Buffa, io non critico la sua laurea in giornalismo, e non critico neppure la sua carriera, ma la critico perchè, in un  gran giorno per l'esplorazione spaziale (e per l'Italia), lei ha deciso di produrre questo servizio, senza minimamente informarsi sull'argomento.
Perchè le sarebbe bastata un'ora, un infinitesimo rispetto alla durata della missione Rosetta, per scoprire che tutte le comete, molti pianeti, e tutti gli asterodi (o meglio, "i misteriosi asteroidi", come lei li definisce) sono solo dei semplicissimi (a suo modo di dire) sassi polverosi. Sassi polverosi che non saranno belli a vedersi come un video di Belen o come una punizione di Messi, ma che ci permettono di scoprire cosa potremmo trovare nel "grande vuoto" che circonda il nostro piccolo pianeta, e che potrebbero aiutarci, un giorno, a trovare un altro pianeta da colonizzare.
La sua critica alla missione, però, non si è fermata alla "fine del sogno" sulle comete, si è spinta anche più avanti, lanciando due feroci strali: uno sui costi della missione, l'altro sull'utilità di quest'ultima.
La sua valutazione sui costi, a mio modo di vedere, è totalmente errata; lei afferma che la missione "ci è costata finora ben 100 milioni di euro", ma forse non sa che le spese di una missione spaziale sono principalmente due: la costruzione del modulo e il lancio nello spazio, che è avvenuto la bellezza di 10 anni fa. Ebbene, andando a cercare negli archivi storici, in questi 10 anni non ho trovato nessuna alzata di scudi contro la spesa per il lancio di questo modulo nello spazio, che vorrei farle notare è costato allo stato italiano la bellezza dello 0,0073 % del PIL del 2004 (fonte: http://it.kushnirs.org/macroeconomia/gdp/gdp_italy.html). Un costo minimo, paragonabile al bilancio di una squadra di calcio di serie A, e un valore che se ridistribuito alla popolazione italiana avrebbe portato nelle tasche di ognuno di noi la bellezza di 1 euro e 60 centesimi (praticamente, due caffè in un anno).
Tutto questo a cosa servirebbe? A cercare di far luce sull'evento più importante di tutti: la nascita della vita sulla terra. Perchè la mia e la sua presenza su questa terra si ricollegano alla nascita di un semplice batterio, senza il quale questa terra non sarebbe altro che un sasso con dell'acqua. Cercare di scoprire da dove veniamo (scientificamente parlando), una delle domande più importanti dell'intera esistenza umana, il tutto al costo di due caffè. Direi che il gioco vale la candela.
La sua frase "e fa quasi male sapere che il trapano è stato costruito in Italia", poi, mi pone altri seri dubbi sull'importanza che viene data alla scienza in Italia. Le rammendo che l'agenzia spaziale italiana, oltre a produrre questi orribili e malvagi trapani che sono a tutt'oggi grandi opere di ingegneria, ha contribuito a svariate missioni internazionali, producendo moduli ad alto livello di ingegneria quali radar, spettrometri, laboratori e molto altro (http://it.wikipedia.org/wiki/Agenzia_Spaziale_Italiana), il che la pone ad essere una delle eccellenze italiane, parificabile alle pluricitate cucina, moda, lusso, ecc...
Liquidare questo grande passo nell'esplorazione spaziale con questo servizio è uno schiaffo al futuro dell'Italia scientifica: pensi a quanti ragazzi avrebbero potuto, vedendo le REALI gesta della missione, appassionarsi alle materie scientifiche e diventare in un futuro quegli uomini di scienza che fino al sedicesimo secolo sono stati motivo di vanto per la nostra nazione e che ora, nella migliore delle ipotesi, sono costretti a scappare all'estero.
Alla luce di tutto questo, le chiedo gentilmente di fare più attenzione nella produzione dei suoi prossimi articoli scientifici, perchè è grazie all'interesse verso la scienza di alcune persone che lei può mostrare il frutto del suo lavoro attraverso le onde radio.
Cordiali saluti
Matteo Vago*

*Ingegnere chimico ventiseienne e collaboratore esterno del blog "Cogito ergo sum"

sabato 11 ottobre 2014

La bufala del TMC-65 e delle nuvole create a tavolino

Sta girando da qualche tempo su youtube un video che riprende uno strano macchinario, denominato "Taurus molecular cloud 65" che, secondo i sedicenti "dottori di youtube", riuscirebbe a creare perturbazioni artificiali producendo nuvole dal nulla.

A vedere il video sembrerebbe che questo macchinario sia una vera e propria macchina crea nuvole, ma basta cercare su internet e si scoprirà che il mezzo sopra citato non è altro che un mezzo modificato per la decontaminazione dei mezzi militari a rischio di contaminazione biochimica, a cui alcune simpatiche persone hanno dato il nome storpiato di una nebulosa (http://en.wikipedia.org/wiki/Taurus_Molecular_Cloud_1), al fine di rendere più credibile il tutto


Ma (e c'è sempre un ma) si vede dalla descrizione che il TMC potrebbe anche essere utilizzato per creare dei banchi di vapore acqueo che, trasportati dal vento alle correnti ascensionali, potrebbero creare delle nuvole capaci di compiere nubifragi come quello avvenuto giovedì notte sulla città di Genova.
Per smentire queste teorie, ci affideremo alla matematica:

Prendiamo la perturbazione che ha colpito Genova, e ipotizziamo che questa perturbazione sia grande come la sola provincia di Genova, ovvero 1838 km^2.

N.b: le ipotesi che vengono fatte qui sono volutamente fuori da ogni logica (se non quella complottista), e servono a dimostrare come, anche se si seguisse alla lettera i dettami dei "temporali circoscritti", il discorso non starebbe comunque in piedi.

Ora, dopo essere riusciti (con tecnologie a tutti sconosciuti) a formare una nuvola con area identica alla provincia di Genova, i "poteri forti" (che da ora chiameremo PF), dovranno pur dare un'altezza a questa perturbazione? E allora, nello studio dei PF, si crea una nuvola alta "solo" 100 metri.
Da questi dati possiamo valutate che la nuvola abbia un volume totale di 1838 km^2 x 0,1 km = 183,8 km^3.
Ma anche i PF non fanno il loro lavoro alla perfezione, e quindi, dato che la nuvola non è un parallelepipedo perfetto, le misure vengono approssimate (per difetto) a 140 km^3.

Andando a cercare su un qualunque giornale di informazione scientifica (ho scelto Focus), si vede come la densità di un cumulonembo è può arrivare a 15 g per m^3. Ipotizziamo che ai PF i soldi scarseggino, e prendiamo un valore di 12 g/m^3.

La mia domanda è: quanta acqua bisognerebbe utilizzare per creare dal nulla una nuvola frande come la provincia di Genova? Basta semplicemente fare qualche conto:
140000000000 m^3 x 0,012 kg/m^3 = 16800000000 kg
N.b: 1 km^3 = 1000000000 m^3
Poca roba, vero?

Attenzione, non ho parlato di volumi (in quanto l'analisi dovrebbe prendere in considerazione valori difficilmente valutabili quali pressione e temperatura), ma solo di "semplici" masse.